Che cos’è un ricordo?

“…E mi chiesi se un ricordo fosse qualcosa che hai o qualcosa che hai perduto”.
(Woody Allen)

“Accumulare bei ricordi, non è forse la sola cosa che possiamo fare nella vita?”
(Banana Yoshimoto)

Il ricordo è qualcosa che ci appartiene o che è svanito. Quanto ha di reale e quanto di immaginazione? E’ positivo per essere accaduto o negativo per esser finito?

Potremmo considerarlo il miglior regalo lasciato da un momento indimenticabile ma è altrettanto vero che è triste ricordarsi di un avvenimento che non potrà ripetersi.

A tutti questi interrogativi non è ancora stata data una risposta convincente perché questa controversia, questa magia, questa contraddizione e questa mescolanza di sentimenti fanno sì che un ricordo resti un mistero. Esistono infatti questioni che è preferibile non comprendere del tutto: è meglio lasciare che ci invadano e ci trascinino con loro, non importa dove; che agiscano come una distrazione e riescano ad allontanarci, per un breve momento, dalla ricerca che ci ha fatto iniziare.

Soffermiamoci in un ricordo mentre dimentichiamo tutto che ciò che volevamo sapere: rimaniamo in sospeso mentre tentiamo di scoprire perché se ne è andato o perché è rimasto con noi. Conserviamo la memoria delle persone care che ci hanno lasciato, come se fossero ancora tra noi, come se potessimo parlare e confrontarci con loro proprio grazie all’incantesimo del ricordo.